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Ci sono alcune categorie di genitori che mal tollerano le proteste dei propri figli, anche se queste ultime sono circoscritte a sporadici eventi.

Taluni altri, invece, pensano che sia del tutto inopportuno contrapporsi alle proteste dei figli perché questo rischierebbe di esacerbare ancor di più il conflitto e l’indisciplina.

Cosa dice però la letteratura ?

Secondo un importante studio che ha esaminato 279 bambini di età compresa tra 3 e 6 anni, si è riscontrato che gli scoppi di rabbia dei bambini differivano nelle modalità a seconda che i bambini osservati fossero sani o soffrissero di un disturbo depressivo (Temper Tantrums in Healthy Versus Depressed and Disruptive Preschoolers: Defining Tantrum Behaviors Associated with Clinical Problems). I ricercatori hanno identificato diversi pattern comportamentali che possono essere associati a disturbi dell’umore.

Secondo questi studiosi sarebbe quindi possibile identificare 5 segnali a cui prestare attenzione nel caso si avessero dei dubbi sul fatto che gli scoppi d’ira e i crolli emotivi del proprio figlio possano essere preoccupanti o meno.

In sintesi, fare attenzione a:

  1. Continui scoppi d’ira
  2. Crisi ripetute e immotivate
  3. Incapacità di porre fine alla crisi in autonomia
  4. Atteggiamenti autolesivi
  5. Rabbia cronica

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