Il Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM) è ed è stato, sin dalla sua nascita, considerato come un valido strumento di diagnosi della malattia mentale.
Anche gli Psicologi, oltre agli Psichiatri, hanno teso a riferirsi, spesse volte, ad un inquadramento diagnostico oggettivabile e standardizzato con l’ausilio di tale strumento.
Attualmente la versione numero V, della quale potete avere maggiori informazioni su www.raffaellocortina.it/dsm-5, evidenzia chiari cambiamenti rispetto alle versioni precedenti. In particolare vengono proposti nuovi modelli e nuove scale di valutazione. Si suggeriscono consigli sulla fase della diagnosi e sulla pianificazione di un trattamento evidence-based. E’ stato eliminato il sistema multiassiale, nonchè rivisto l’approccio basato sul ciclo di vita e le correlazioni con i fattori culturali e di genere.