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Quali sono gli step necessari e quali i servizi attivati dagli atenei del Lazio per gli studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), sia per iscriversi che per il percorso di studi?

In base all’art.5 comma 4 della legge 170/2010 che cita “agli studenti con DSA siano garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all’università nonché gli esami universitari”, gli Atenei sono tenuti a prevedere forme di ammissione, di verifica e servizi specifici per gli studenti con DSA.

Al fine di avere accesso ai servizi e alle misure di supporto per il diritto allo studio è necessario produrre idonea documentazione in corso di validità. Lo studente deve presentare la certificazione di DSA in base alla normativa vigente a livello regionale;  nel caso del Lazio è possibile presentare esclusivamente certificazioni rilasciate dalle strutture del SSN.

In caso lo studente sia in possesso di una diagnosi di DSA emessa quando era minorenne, questa ha una validità di 3 anni; se invece è stata eseguita dopo il compimento del 18° anno di età non è obbligatorio aggiornarla.

Se il Servizio Disabilità/DSA di Ateneo non considera valida la diagnosi potrà invitare lo studente a richiederne una aggiornata. In caso di sospetta presenza di DSA, autosegnalata dallo studente o segnalata da un docente, il Servizio potrà procedere analogamente.

La documentazione che attesta la presenza di un DSA darà poi allo studente la possibilità di accedere a servizi specifici e misure di supporto per la realizzazione del suo diritto allo studio.

Le misure di supporto comprendono gli strumenti compensativi e le misure dispensative, che vengono utilizzati sia durante l’attività didattica, sia durante lo svolgimento delle prove, comprese quelle di ammissione ai corsi di studio.

Gli strumenti compensativi hanno l’obiettivo di avvicinare il più possibile le condizioni in cui lo studente con DSA studia e svolge le prove a quelle di tutti gli altri studenti.

Tra gli strumenti compensativi più efficaci troviamo: il registratore, il PC con correttore ortografico; i testi e materiali didattici in formato digitale, letti attraverso i programmi di sintesi vocale; l’uso di mappe concettuali multimediali o comunque digitali; tabelle e formulari per supportare le carenze di memoria; calcolatrice.

Qualora in sede di esame non sia possibile fornire i materiali in formato digitale, è possibile garantire la presenza di tutor con funzione di lettore.

Le misure dispensative hanno invece l’obiettivo di calibrare il carico di lavoro dello studente, solitamente reso eccessivo dal disturbo.

Tra queste troviamo: la suddivisione della materia d’esame in più prove parziali; sostituire o integrare le prove scritte con prove orali;  in caso l’esame scritto sia indispensabile, proporre un formato adatto alle caratteristiche dello studente (ad esempio scelta multipla o risposta chiusa); ridurre  la quantità di quesiti senza incidere sulla qualità della prova oppure concedere un tempo supplementare per portarla a termine (fino al 30% in più); nella valutazione, dare un peso maggiore ai contenuti e un peso minore alla correttezza formale o ortografica.

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