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Con il termine memoria si fa riferimento alla capacità del cervello di ricevere e immagazzinare informazioni, codificarle e riattivarle attraverso il ricordo quando serve.

Questa capacità è connessa con l’identità personale, ci ricorda chi siamo stati, le esperienze importanti, ciò che abbiamo fatto, sperimentato e vissuto.

Quindi fa parte della nostra persona, permea ogni gesto della nostra vita, permette di adattarci alle situazioni, sapere come comportarci, trovare soluzioni e risolvere problemi.

Tipi di memoria. In genere si sente parlare di memoria sensoriale, sviluppata cioè attraverso i sensi: tatto (tattile), vista (visiva, iconica, fotografica), gusto (gustativa), udito (ecoica) e olfatto (olfattiva);

Memoria a breve termine o primaria, per i ricordi delle esperienze più recenti; memoria a lungo termine o secondaria per i ricordi, anche molto vecchi, che sono immagazzinati in maniera stabile.

La memoria è coinvolta in tutti i processi mentali: percezione, attenzione, apprendimento, pensiero, un po’ come fosse il nostro hard disk.

Ma non bisogna affidarsi sempre alle tecnologie e altri strumenti per ricordare le cose o elaborare informazioni, perché il cervello è un muscolo e come tale può essere allenato (meglio, DEVE essere continuamente allenato).

 E’ realmente possibile migliorare la Memoria?

Esercitare la memoria ci aiuta nello studio, nel lavoro e nelle operazioni quotidiane in generale, ma ci aiuta anche a conservare una buona memoria nella vecchiaia e prevenire disturbi e malattie degenerative, come ad esempio l’Alzheimer o la Demenza Vascolare.

Il modo in cui utilizziamo la nostra memoria oggi, infatti, contribuisce alla nostra memoria di domani.

Poiché si tratta di un processo attivo e dinamico, dobbiamo essere motivati, concentrati e attenti per poter sviluppare tutto il suo potenziale. Di seguito alcune tecniche per migliorare la memoria.

Motivazione e concentrazione sono molto importanti perché la memoria lavora in modo selettivo ed è impossibile ricordare tutte le informazioni che arrivano dall’esterno. Quando dobbiamo ricordarci qualcosa dobbiamo quindi affrontarla fissando degli obiettivi che guideranno la nostra attenzione.

Associazioni mentali

Innanzitutto è importante mettere a punto il proprio metodo di studio o di apprendimento più congeniale. A questo punto è molto utile fare delle associazioni mentali fra ciò che si deve imparare e delle immagini o altri elementi che aiutino a ricordare le cose.

Ripetere, riscrivere, fare schemi. Un’altra tecnica di memorizzazione, sempre efficace, è la ripetizione.

Effetto Primacy

Infine si può sfruttare quello che viene definito Effetto Primacy ed Effetto Recency, per cui le persone tendono a ricordare le prime e le ultime cose che imparano – sentono, vedono o leggono – attingendo nel primo caso alla memoria a lungo termine, nel secondo nella memoria a breve termine.

 

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